R-xps: la nuova soluzione di imballaggio per un futuro sostenibile

28 marzo 2022

Molta della produzione di rifiuti costituiti da imballaggi plastici deriva dal canale domestico, dato che qui confluiscono gli scarti prodotti dai consumatori così come gran parte delle lavorazioni dell’industria, e si parla di cifre consistenti contando che il 40% della plastica totale prodotta in Europa è utilizzata per ricavare imballaggi (dati forniti dall’Italia del Riciclo 2020 della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Fise Unicircular).
Il nostro Paese si impegna da anni nel ridurre i settori che utilizzano materiali plastici: nel 2011 è stato introdotto l’obbligo di utilizzare shopper per la spesa biodegradabili, nel 2018 è stato ampliato l’uso di questi sacchetti per il reparto ortofrutta, nel 2019 si sono aboliti i bastoncini in plastica e ovatta per gli usi igienici e due anni fa si è vietato l’uso di microplastiche nella cosmesi da risciacquo.
Ciò nonostante, tutt’oggi una grande mole di PS viene quotidianamente immessa sul mercato, per questo risulta necessario sviluppare soluzioni per il riciclo di questo materiale.

All’emergenza ambientale si aggiunge in questo periodo storico anche una difficile situazione politica ed economica che sta comportando un aumento del prezzo del petrolio e di conseguenza anche degli imballaggi plastici.
È certo, comunque, che questi rincari non siano da imputare esclusivamente alla guerra in Ucraina, dato che già il Covid aveva fatto crescere fino al 70% il costo dei polimeri plastici a causa del rallentamento della produzione industriale e della successiva impennata di domanda da parte del mercato.
Su tutti i fronti quindi si rende necessaria la diminuzione dell’utilizzo di plastiche vergini in favore di materiali riciclati, in grado di diminuire la dipendenza dell’industria dal petrolio e ridurre l’impronta ambientale di tutto il comparto produttivo.

Coopbox, che da tempo lavora allo sviluppo di soluzioni green per favorire l’economia circolare, fa una scelta di campo decisiva nei confronti della sostenibilità ambientale. Nel corso di marzo tutte le nostre produzioni di vassoi per l’atmosfera protettiva e i contenitori gelato sono state riconvertite all’esclusivo utilizzo dell’R-XPS come materia prima di partenza. In questo modo tutti i prodotti barriera in uscita dai nostri stabilimenti conterranno fino al 50% di materiale riciclato proveniente da filiere dell’economia circolare e in particolare dalla raccolta differenziata domestica. L’adozione dell’R-XPS in maniera così estensiva è frutto di anni di ricerca che ci hanno portato, in una prima fase, a presentare questo nuovo materiale come alternativa green al tradizionale polistirolo espanso e, oggi, ci permettono di estendere il suo utilizzo per la realizzazione di tutti i nostri principali prodotti, dai vassoi drenanti ai contenitori per il gelato da asporto. Una scelta forte e precisa che vuole rafforzare ancora di più il nostro impegno nei confronti di un’economia sostenibile e la nostra alleanza con GDO e industria alimentare per ridurre l’impronta ambientale dei propri prodotti. Senza dimenticare che, grazie a questo nostro impegno, contribuiremo in maniera importante a rafforzare la sostenibilità economica della filiera del riciclo del PS, investendo in questo modo, sul futuro di tutti noi e del nostro pianeta.

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